Vengo da una delle più belle città del mondo, Firenze, cui sono tuttora legatissima. Qui sono cresciuta e ho studiato alla facoltà di scienze politiche dove ho potuto approfondire discipline amatissime come la storia, l’economia, il diritto, la sociologia e soprattutto la scienza della politica, quella scienza che cerca di capire come gli uomini possono vivere al meglio insieme, in comunità. Questa è davvero una bella sfida che mi ha convinto a proseguire gli studi con un dottorato, in scienze politiche e sociali, presso l’European University Institute, il centro di ricerca dell’Unione Europea dove ho lavorato poi per dieci anni. Un’università stupenda, un’esperienza che ha segnato decisamente la mia vita tanto più che ci ho trovato pure marito, un marito tedesco. Il quale mi ha portata in Germania dove vivo da molti anni. Il mio percorso professionale può essere decisamente definito “a zigzag”. Dopo la ricerca sono passata al lavoro aziendale, come consulente dello Studio Ambrosetti di Milano. Dall’austero mondo dell’economia e della finanza sono poi approdata, molto casualmente, a quello vivace e abbastanza caotico della scuola. All’inizio era giusto un modo per uscire qualche ora di casa quando avevo i figli piccoli, poi la crescente passione per l’insegnamento mi ha legata alla scuola per circa quindici di anni. Ho insegnato nell’unica scuola italiana in Germania, il Liceo Italo Svevo, di cui sono anche stata preside, ed anche in una scuola italo tedesca, la Gesamtschule Francesco Petrarca. Ho imparato tutto, e tanto, strada facendo. Della scuola mi mancano i ragazzi, la parte migliore in assoluto, ma anche lo spirito e l’entusiasmo che ha unito il corpo docente nel portare avanti nel tempo un progetto che era molto bello anche se decisamente difficile. Da alcuni anni sono rientrata in ambito accademico, alla Rheinische Fachhochschule Köln, una università di scienze applicate, molto diversa da quel mondo universitario che conoscevo da giovane, di cui ho imparato ad apprezzare molto la funzione. Mi occupo un po’ di ricerca, ovviamente applicata, ma negli ultimi tempi mi sono dedicata molto alla cooperazione accademica internazionale riuscendo a realizzare un vecchio sogno, lavorare con i paesi in via di sviluppo. Il mio impegno maggiore è adesso concentrato su progetti di cooperazione in Africa, nella progettazione, ricerca di risorse e management. E questo mi piace proprio tanto.