Si riaccende il dibattito sulla gestione dei vaccini anti-COVID-19. Per fronteggiare le difficoltà di produzione e approvvigionamento da un lato e il fabbisogno mondiale dall’altro, tornano a moltiplicarsi gli appelli in favore di una temporanea sospensione della protezione brevettuale sui vaccini approvati. Fra i soggetti chiamati a decidere, molti sono concordi nel ribadire la pressante necessità di potenziare la produzione di vaccini per bloccare la diffusione mondiale del virus. La questione si fa invece controversa, quando si tratta dei diritti di proprietà intellettuale. L’accesso ai farmaci e la loro disponibilità aprono, non da ultimo, questioni di natura etica di grande rilievo sotto il profilo sociale e geopolitico.
Intervengono alla discussione:
– RA (Avvocato) Gereon Rother Specializzato in Diritto brevettuale, KRIEGER MES & GRAF v. der GROEBEN, Düsseldorf
– Prof. Dr. Dr. h. c. Dieter Birnbacher Professore emerito di Filosofia, Heinrich-Heine-Universität Düsseldorf, ed esperto di Bioetica
– Pietro Refolo Adjunct Professor Department of Healthcare surveillance and Bioethics Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Moderazione: RA Cornelia Yzar Avvocato e Co-responsabile del settore Healthcare & Life Sciences, Luther Rechtsanwaltsgesellschaft mbH, Berlino
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Die Debatte über den Umgang mit Covid-19-Impfstoffen nimmt wieder Fahrt auf. Angesichts von Produktions- sowie Lieferengpässen einerseits und des weltweiten Bedarfs andererseits mehren sich erneut Appelle zur vorübergehenden Aufhebung des Patentschutzes für zugelassene Impfstoffe. Über die dringende Notwendigkeit, die Impfstoffproduktion hochzufahren, um die weltweite Ausbreitung des Virus zu stoppen, sind sich viele Entscheider einig. Dissens macht sich dagegen breit, wenn es um die Rechte an geistigem Eigentum geht. Die Verfügbarkeit von und der Zugang zu Arzneimitteln werfen nicht zuletzt ethische Fragen von gesellschaftlicher und geopolitischer Relevanz auf.
Es diskutieren:
– RA Gereon Rother Spezialisiert in Patentrecht, KRIEGER MES & GRAF v. der GROEBEN, Düsseldorf
– Prof. Dr. Dr. h. c. Dieter Birnbacher Emeritierter Professor für Philosophie der Heinrich-Heine-Universität Düsseldorf und Spezialist für Bioethik
– Pietro Refolo Adjunct Professor Department of Healthcare surveillance and Bioethics Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Moderation: RA Cornelia Yzer Rechtsanwältin und Co-Head der Industriegruppe Healthcare & Life Sciences der Luther Rechtsanwaltsgesellschaft mbH, Berlin
A un anno circa dallo scoppio della pandemia, e dopo il lancio della campagna vaccinale su scala europea, entriamo in una fase di transizione fra incertezza e ripartenza. Alla ricerca di un’occasione di riepilogo e confronto, abbiamo raccolto le considerazioni di un’altra esperta italiana. Giorgia Girotto, genetista presso il laboratorio di Genetica Medica dell’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, ha messo in luce da una prospettiva italiana aspetti quali ruolo degli esperti, risposte alla pandemia da parte di comunità scientifica e mondo politico, ma anche di individuo e collettività, illustrando infine quale sia stato il contributo della genetica in questo anno di ricerche. Completa la rassegna di domande un cenno storico di particolare interesse: cosa c’insegnano le pandemie del passato?
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Gut ein Jahr nach dem Ausbruch der Pandemie und kurz nach dem europaweiten Start der Impfkampagne beginnt nun eine Übergangsphase zwischen Ungewissheit und Neuanfang. Eine Gelegenheit zu Rückblick und Austausch liefern uns die Betrachtungen einer weiteren Expertin aus Italien: Giorgia Girotto, Genforscherin am Labor für Humangenetik des Krankenhauses Burlo Garofolo in Triest und Forscherin an der Medizinischen Fakultät der Universität Triest, spricht aus einer italienischen Perspektive über die Rolle der Experten und darüber, wie einerseits Politik und Wissenschaft, zum anderen aber auch der Einzelne und die Gesellschaft auf die Pandemie reagieren. Dann schildert sie die (veränderte) Rolle der Genetik in der Forschungstätigkeit dieses letzten Jahres, bevor schließlich ein kurzer Blick in die Geschichte das Themenspektrum abrundet: Was lehren uns die Pandemien der Vergangenheit?
Dall’inizio della pandemia, mondo politico e opinione pubblica hanno dato crescentemente ascolto alle voci di virologi ed epidemiologi. Mai come nella crisi che è seguita, la scienza è stata al centro della società e ha guidato le decisioni politiche. Una grande opportunità, che cela notevoli pericoli.
L’anno alle spalle insegna che correttezza ed efficacia della comunicazione scientifica si misurano sulla volontà e la capacità di coordinamento fra gli specialisti interpellati. Laddove è mancata, la divulgazione di sapere ha svelato le sue falle e la sua pericolosità.
Anche un’altra questione ha contribuito a diffondere confusione e irritazione nel vasto pubblico: perché e quando ricercatori e scienziati, come abbiamo spesso visto, mutano parere? Che un punto di vista venga portato avanti o corretto sulla base di nuove conoscenze, non è una nozione pacifica e acquisita.
Promossa dall’Associazione economica italo-tedesca MERCURIO, l’iniziativa "Per una scienza partecipata" nasce dalla volontà di approfondire temi d’immediata attualità, ma anche d’indagare in una prospettiva italo-tedesca come si forma, sfrutta e divulga il sapere scientifico. Essa s’ispira all’ideale democratico di una scientific citizenship, nel suo obiettivo di un avvicinamento fra comunità scientifica e comunità civile, e si avvale del contributo fondamentale di Villa Vigoni e del Forum Accademico Italiano.
Con questo titolo prende l’avvio una nuova serie di formati digitali, che dà spazio a esponenti del mondo industriale, scientifico e culturale in Italia e Germania. Essa va a iscriversi nel focus annuale di Villa Vigoni "Cosa unisce l'Europa: il sapere europeo" e nel quadro dell’iniziativa "Il FAI nella Rete", curata dal Forum Accademico Italiano.