FORUM ACCADEMICO ITALIANO

I venerdi' della scienza

I venerdi' della scienza sono delle interviste organizzate con cadenza periodica e in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura. Maria Cristina intervista autorevoli figure del mondo della scienza e della ricerca, per guidarci in un entusiasmante viaggio alla scoperta della ricerca italiana e non.

A cura di: Fiorella Retucci

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

 

Prof. Emanuele Coccia

Professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi

Nell’ambito dei venerdì della Scienza organizzati con il Forum Accademico Italiano di Colonia, la Prof.ssa Fiorella Retucci intervista il Prof. Emanuele Coccia sul tema della natura. In particolare si parlerà della biodiversità e della molteplicità delle specie e di come da queste idee si possa sviluppare un progetto per ripensare l’umanità e il suo modo di vivere nel futuro. L’intervista non trascura di approfondire temi di stringente attualità, come le conseguenze della situazione pandemica e la necessità di ricreare non solo la città, ma anche la dimensione domestica.

Emanuele Coccia è attualmente professore all’École des Hautes Études di Parigi dopo aver insegnato all’Università di Friburgo in Brisgovia ed esser stato visiting professor presso l’Università imperiale di Tokyo (Todai), l’Università di Buenos Aires, l’Università Heinrich Heine di Düsseldorf e la Columbia University di New York.
Negli ultimi anni Emanuele Coccia ha indirizzato i suoi interessi sulla filosofia della natura, cui ha dedicato due opere: La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza, tradotta in 10 lingue, e Métamorphoses (2020). È in corso di pubblicazione la sua ultima opera La filosofia della casa, presso la casa editrice Einaudi.

Dott.ssa Fiorella Belpoggi

Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna

Nell'ambito dei venerdì della Scienza organizzati con il Forum Accademico Italiano di Colonia, la Prof.ssa Maria Cristina Polidori intervista la Dott.ssa Fiorella Belpoggi sul tema delle radiofrequenze e dello stato della ricerca medico-scientifica nel settore. In particolare si parlerà di sviluppo, tipologie e proprietà delle radiofrequenze (3G, 4G, 5G), del loro impatto su corpo umano e popolazione mondiale, e delle prospettive future in chiave scientifica e geopolitica, a partire dai dati contenuti nel rapporto redatto per il comitato STOA (Science and Technology Options Assessment) del Parlamento Europeo.

La Dott.ssa Fiorella Belpoggi è impegnata nella battaglia contro il cancro e le malattie ambientali e professionali ed è  Membro dell’Accademia Internazionale di Patologia Tossicologica (IATP) e della New York Academy of Sciences. Premiata con diversi riconoscimenti in Italia per il suo lavoro in difesa della salute ambientale e occupazionale, è stata più volte invitata presso la Commissione Europea per riferire su tematiche pertinenti la salute e l’ambiente, in qualità di esperta nello studio degli agenti che possono determinare tumori ed altre patologie ambientali. Tra i suoi altri interessi di ricerca ricordiamo l'analisi dei rischi correlati ad esposizioni simultanee anche a piccole dosi di sostanze chimiche o di agenti fisici, durante la vita embrionale e fetale, e nell’infanzia, nonché la valutazione dell’efficacia di farmaci e principi attivi farmaceutici ed erbali nel contrastare l’insorgenza e lo sviluppo delle neoplasie.

A cura di: Cristina Polidori

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

A cura di: Fiorella Retucci, Luciana Stortoni

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

Montaggio: Paolo Imbrenda

 

Maria Chiara Prodi

Coordinatrice artistica dell'Opera di Parigi, Eletta al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ricopre la carica di presidente della Commissione VII «Nuove migrazioni e generazioni nuove»

Il tema delle nuove migrazioni, come si caratterizzano e che cosa rivelano al paese Italia sono il tema di questa interessante intervista a tre. Oltre ai numeri pubblicati recentemente dalla fondazione Migrantes, l’intervista racconta come è possibile far interagire gli italiani immigrati recentemente con gli italiani di seconda o terza generazione e di come l’associazionismo e la rappresentanza di base possano aiutare nel creare e coltivare sinergie.
Sicuramente un’impresa ambiziosa considerando il numero degli italiani che ogni anno si trasferisce all’estero. È un dato che anche le istituzioni hanno cominciato a prendere davvero sul serio, al di là della retorica dei “cervelli in fuga”, riconoscendo tutto gli sforzi valore delle associazioni nel sostenere gli italiani all’estero.
Nella crisi pandemica questo associazionismo è stato utile a segnalare persone da rimpatriare, a sostenere la rete consolare nella gestione dei contatti e nelle esigenze materiali, anche facendo conoscere la possibilità di fondi di sostegno.
L’intervista si conclude con un pensiero al mondo dello spettacolo e a quale approccio possa adottare per affrontare la crisi. È anche un dovere civile dei luoghi di cultura e spettacolo stare aperti per curare anche le anime di un paese, oltre ad avere la missione di fare cultura per il paese. Grazie alla situazione pandemica si è creato il Forum arte e spettacolo che riunisce insieme tante voci diverse del mondo dello spettacolo e della cultura per esplorare nuove risorse e possibilità di fare arte e cultura.

Luisa Sodano

curatrice del libro "emozioni virali"

un' idea nata da un gruppo Facebook per soli medici, al quale durante il lockdown si sono iscritti oltre centomila sanitari, in cerca di aiuto professionale, psicologico e pratico. Il libro raccoglie 37 storie che raccontano i mesi più difficili della pandemia descritti da medici, che loro malgrado, si sono trovati in prima linea e da coloro che, pur non essendo in prima, linea si sono messi a disposizione per consigliare, confortare e supportare. Un libro di emozioni, di esperienze e di condivisione per conoscere il passato e affrontare meglio preparati le sfide del futuro. I proventi del libro sono devoluti alle famiglie dei medici morti sul campo. Il FAI supporta questa iniziativa.

A cura di: Cristina Polidori, Angela Gallorini

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

Montaggio: Paolo Imbrenda

 

A cura di: Cristina Polidori

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

Montaggio: Paolo Imbrenda

 

Loredana Bessone

Informatica e ingegnere spaziale, è l'ideatrice per l'ESA - European Space Agency del corso per formare astronauti

Saper gestire il “fattore umano” - la capacità o meno di rimanere lucidi, responsabili ed in sicurezza per se stessi e per il gruppo di cui si fa parte - è elemento determinante nel successo delle missioni spaziali.

Al pari delle capacità tecniche, anche il fattore umano va allenato provando situazioni estreme e simili a quelle che si troveranno nello spazio, creando così modelli mentali comuni al gruppo per gestire eventuali emergenze. Loredana Bessone allena da anni questi gruppi di astronauti sulla terra per conto dell’ESA ed in questa affascinante intervista, ci racconta i dettagli di come scelga diversi luoghi a seconda di quale situazione serva simulare: la grotta, il cratere o l’acqua. Suo malgrado a sperimentare il proprio fattore umano in questa emergenza COVID. Dall’esperienza di Loredana due importanti messaggi:

“Dare un Feedback nel modo giusto o sapere accettare un feedback sono un regalo che può cambiare la vita.”

“Cercate le opportunità senza smettere di cercare quello che piace fare!”

Roberto Cingolani

Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo dal settembre 2019.

Durante la pandemia, Leonardo con i suoi 50000 dipendenti sparsi nel mondo non ha mai smesso di essere operativo vista la sua rilevanza strategica. Roberto Cingolani, oltre a guidare l’innovazione e la sostenibilità del gruppo, si è trovato anche a redigere il protocollo di sicurezza ed a gestirne l’attuazione, riuscendo a tenere sotto controllo le infezioni ben al di sotto della media di riferimento.

La sfida che ora incomincia per Leonardo è molto grande perché non solo gli effetti della pandemia sui settori aerospaziali sono stati tra i più forti, ma è lo stesso homo sapiens che si ritrova ad affrontare la sua sfida più grande: deve ripensare il suo ruolo nella natura, per non vivere come parassita, a credito delle generazioni future, sfruttando oltre il limite le risorse naturali, e deve riscoprirsi alla guida di un nuovo illuminismo rinascimentale, culturale e sociale. Solo se saprà guidare i prossimi mutamenti epocali e prevenire gli effetti nefasti di pandemie e demagogie populiste potrà sostenere le nuove generazioni nella lotta per un mondo migliore, interconnesso nelle conoscenze e non stupidamente digitale. Tanti spunti su cui riflettere per il nostro futuro. Buona visione!

A cura di: Cristina Polidori

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

Montaggio: Paolo Imbrenda

 

A cura di: Cristina Polidori

Realizzato in collaborazione con: Istituto italiano di Cultura (IIC), Colonia

Montaggio: Giovanni Lasorella, Claudia Acquistapace

 

Paolo Giubellino

fisico sperimentale esperto in collisioni nucleari ad alta energia

Anche in strutture di ricerca complesse come quelle del GSI Helmholtz Center con 1500 dipendenti, le modalità di lavoro durante la pandemia COVID- 19 sono cambiate: solo 500 operatori sono stati presenti - senza incontri sociali- mentre il resto ha lavorato in remoto. Così pure il lavoro fra docenti e studenti è continuato online, per certi versi facilitato dalla continua disponibilità dei docenti non impegnati in continui spostamenti per viaggi di lavoro. Questo ha permesso di portare avanti le ricerche che sono al servizio di 42 nazioni e sono per statuto di pubblico accesso, per un sapere condiviso, finanziato con fondi pubblici internazionali. Il centro sta sviluppando alcune vie per sostenere scientificamente lo sviluppo di un vaccino, per esempio la terapia per trattare tumori con fasci di nuclei potrebbe essere impiegata per neutralizzare le particelle del virus, senza danneggiare la membrana e massimizzando la riconoscibilità del sistema immunitario. Contemporaneamente si stanno sviluppando membrane per lo studio di sensori per il virus tramite nanopori creati dai fasci.